Vi è mai capitato di sognare di trovarvi in una stanza e di non poter scappare?
In alcuni luoghi, progettati apposta, tutto questo è realtà. Si chiamano Escape Room e il loro scopo è quello di mettere in difficoltà i partecipanti, i quali, una volta entrati, devono cercare il modo per poter uscire.
Nate in America, su ispirazione dei videogiochi in cui ci si ritrovava imprigionati in una stanza e si dovevano cercare indizi e risolvere enigmi per uscire dalla stessa, le Escape room hanno avuto molto successo anche in Italia.
Il clima entra già nella sfida prima ancora di varcare la porta poiché, per aprirla, è necessario sbloccare un codice risolvendo un indovinello.
I partecipanti possono variare da 2 a 8 mentre il tempo prestabilito da 30 a 120 minuti.
Durante la sfida una voce parlante, con l’eventuale supporto grafico di un teleschermo, introduce brevemente la situazione e le regole del gioco e suggerisce alcuni indizi ai partecipanti per risolvere enigmi e indovinelli. Questi ultimi sono incatenati l’uno all’altro in modo tale che, sbloccato uno, si possa pensare al successivo.
Il completamento della sfida – il cui livello può variare da semplice a molto difficile – viene misurato in centesimi percentuali e comunicato ai partecipanti qualche giorno dopo la prova. Le sfide si possono differenziare fra loro anche per il tema caratterizzante. Si parla di puzzle room quando non vi è un filo tematico, di thematic room, quando le scenografie che possono riportare ai tempi dei Maya, piuttosto che all’ambientazione di una serie tv, di un film o di un cartone, di narrative room, quando ai giocatori viene assegnato un ruolo preciso, e di hypernarrative room, quando le scelte dei giocatori sono determinanti per lo svolgimento della trama.
Più recentemente si sono fatte strada le Escape room in cui due squadre si sfidano fra di loro in contemporanea con differenti enigmi, eccetto quello finale, in comune. La somma del punteggio ottenuto nei singoli enigmi e in quello comune permettono di decretare il vincitore.
Nonostante il fine delle Ecape room sia ludico, non è escluso che le stesse possano essere utilizzate anche a scopo di team building. Le situazioni in cui i membri del gruppo si trovano durante il tempo passato dentro la stanza, infatti, invitano alla cooperazione fra le parti e allo sviluppo di una capacità su tutte, il problem solving.
Ci avevate mai fatto caso?