Chi non conosce la caccia al tesoro? E l’Urban Safari?
Se alla prima domanda probabilmente risponderemmo nessuno, nel secondo caso tante persone risulterebbero nuove al tema.
Già, perché l’innovativa attività alternativa alla caccia al tesoro, che si propone anche come una ottima soluzione di team building, ancora non ha preso sufficiente piede.
Come suggerisce il nome, è ambientata in città e, a differenza della controparte più nota, prevede un maggior tasso di tecnologia.
I partecipanti vengono suddivisi in squadre, ognuna delle quali viene dotata di un tablet connesso a Internet per restare in dialogo con i giudici. Questi ultimi assegnano dei compiti, che i team devono eseguire percorrendo le strade della città, a piedi o con i mezzi pubblici. Gli obiettivi possono essere i più disparati: fotografare macchine o edifici, catturare particolari oggetti, filmare alcuni momenti o scoprire alcuni indizi nascosti. A volte interagendo con le persone del posto.
I compiti vengono assegnati per un periodo di tempo preciso, oltre il quale scattano i prossimi.
A differenza della caccia al tesoro, le squadre hanno la possibilità di ‘giocare alla ricerca’ in un ambiente urbano e di scoprire alcuni dettagli della città altrimenti inosservati come quartieri non popolari, scrigni storici e costumi locali.
Alcune attività a tema prevedono anche l’equipaggiamento con vestiti ad hoc per l’occasione, come costumi storici e di fantasia, o la presenza di personaggi ambientati nel periodo storico/fantastico del tema.
Per l’elevata dose di mistero e adrenalina e per la presenza di analogie con il mondo del lavoro, l’Urban Safari si propone come un’eccellente scelta per un’azienda che voglia far praticare ai propri dipendenti un’attività di team building.
Obiettivi?
Miglioramento del clima aziendale attraverso il rafforzamento dei rapporti interpersonali e la distensione degli animi, miglioramento delle capacità di problem solving e spirito di squadra.
Vi abbiamo convinto?